Aldo Moro. 55 giorni di prigionia. La grafologa Laura Patera, curatrice per la Scuola CGM di Verona della rubrica In punta di penna, con uscita quindicinale sul giornale Verona Fedele, esamina rapidamente l’evoluzione grafica dell’onorevole, nelle sue lettere inviate a famigliari e rappresentanti della classe politica al tempo governante.Qualcuno ogni tanto mi domanda se gli eventi della vita possano influenzare il proprio modo di scrivere: si accorgono, infatti, che avvenimenti o situazioni particolarmente cariche di emozioni in qualche modo “lasciano il segno nel segno grafico”, nel modo di scrivere. La risposta è indubbiamente affermativa. L’articolo in allegato lo racconta bene e penso che, specie per chi ha vissuto il caso Moro tramite la cronaca del tempo, esso possa offrire tramite l’indagine grafologica un punto di vista diverso e senz’altro interessante sugli eventi in esame.